CAPITOLO 4
Come e perché si comincia a fumare?
A volte si comincia per gioco, altre per curiosità. In molti casi s’inizia perché un nostro amico o familiare fuma. Qualunque sia il motivo, quando si comincia a fumare non si ha la reale percezione di quel che si stia facendo e del pasticcio in cui ci si stia andando a cacciare. Quando si decide di provare a fumare le prime sigarette, si è sicuramente un po' incoscienti: non si conoscono le reazioni del nostro organismo al fumo, non si ha conoscenza dei reali danni che la sigaretta causa al nostro corpo e alla nostra psiche, si sa poco o nulla della dipendenza che crea la nicotina e si sa sicuramente poco sulla chimica del tabacco e delle sostanze che produce attraverso la combustione. Hai mai conosciuto qualcuno che prima di iniziare a fumare si è documentato in maniera accurata, ricercando tutte le informazioni del caso sui rischi che correva? Io personalmente no. Cominciare a fumare è una questione che troppi prendono un po' alla leggera, decisione che spesso pagano duramente. Il calcolo che fanno in molti è questo: “Chi sa com’è? Fumano in tanti, non sarà poi così nocivo. Proviamo”.
Negli scorsi decenni non vi sono stati molti ostacoli alla diffusione della sigaretta. Anche l’atteggiamento di tanti medici e di quanti erano preposti alla salvaguardia della salute pubblica, non ha aiutato a limitarne la diffusione. In molti casi, quando un fumatore si presentava dal medico di famiglia con un problema di salute, ad esempio all’apparato respiratorio, nella migliore delle ipotesi riceveva qualche timido consiglio in cui gli veniva chiesto di smettere di fumare.
Per decenni, le multinazionali del tabacco non hanno incontrato ostacoli nel pubblicizzare e proporre sigarette a un pubblico vastissimo. Non c’è da stupirsi, quindi, se oggi milioni di persone sono assidui clienti delle tabaccherie.
Le cose stanno però lentamente cambiando. L’elevato numero di morti e di malattie attribuibili al consumo di tabacco, hanno spinto molti Stati ed enti preposti alla salute pubblica, come anche numerose associazioni, a contrastare il fenomeno. Anche tra i fumatori c’è la crescente consapevolezza che il fumo fa male e che non è in ballo solo la loro salute, ma anche quella delle future generazioni.
Essere stati incoscienti e superficiali sul fenomeno fumo, ha prodotto i suoi bei danni, e chi ha cominciato a fumare per curiosità oggi si trova a dover lottare contro un vizio molto forte. Per questo motivo, se conosci persone che fumano o che stanno per cominciare oppure che hanno smesso e stanno pensando di riprendere, la cosa migliore che puoi fare per dissuaderle è spronarle a informarsi in maniera approfondita su cos'è la sigaretta e quali sono i suoi effetti: oggi, a differenza di pochi anni fa, esiste abbondante materiale informativo ed è soprattutto facilmente reperibile. Se ti trovi di fronte a una persona che vuol cominciare a fumare e riesci a indurla a documentarsi prima che si accenda una sigaretta, potrà scoprire fatti importanti come, ad esempio, cosa è realmente la nicotina e quali sostanze chimiche contiene il tabacco: farà sicuramente qualche riflessione! Questo è particolarmente consigliabile se, ad esempio, sei un genitore e percepisci che tuo figlio sta per imboccare la sfortunata strada che lo porterà a fumare. La cosa da fare non è insultarlo o rimproverarlo, ma comunicare con lui cercando di informarlo in maniera esaustiva. In tal senso, questo libro ti sarà di aiuto, oltre ai molti documenti sugli effetti dannosi del fumo che puoi trovare su Internet e nelle biblioteche, dove c'è materiale a sufficienza per smorzare sul nascere la voglia di cominciare a fumare. Se farai una ricerca, le informazioni che puoi reperire sono ricche e precise, e leggendole potrai provare anche tu un profondo senso d’orrore pensando che hai fumato sostanze che non hanno fatto altro che avvelenare il tuo corpo.
Purtroppo, le grandi multinazionali produttrici di tabacco, per ovvi interessi economici, nei decenni passati non hanno mai fornito accurati chiarimenti circa gli effetti nefasti del fumo. Anzi, oggi sappiamo che li hanno taciuti, insabbiando dati importanti sulla nicotina e sulle innumerevoli sostanze nocive presenti nel tabacco. È vero che oggigiorno sui pacchetti di sigarette troviamo messaggi che dovrebbero scoraggiare le persone dal fumare (in questo senso si è fatto molto), ma questo non è sufficiente a debellare il problema. Ci vuole più informazione e più verità. In tal senso, molte campagne di sensibilizzazione stanno dando buoni risultati, ma si sta facendo ancora poco, pochissimo in relazione all’entità del problema. Sebbene le campagne pubblicitarie sulle sigarette siano oramai vietate da anni, assistiamo a strategie di vendita più subdole. Ma di questo parleremo nei capitoli successivi.
Oggi, i medici di tutto il mondo concordano sul fatto che il consumo di tabacco crea gravi danni all’organismo e affermano che il vizio di fumare, e la conseguente dipendenza, sono una malattia.
Per questi motivi, nel tuo interesse, se sei un fumatore devi cercare di smettere nel più breve tempo possibile, costi quel che costi (in realtà costa molto di più fumare, tanto in termini economici che in salute).
Non sei un fumatore o sei un ex-fumatore? La migliore cosa che puoi fare nei confronti di chi fuma o di chi sta per iniziare, è dissuaderlo incoraggiandolo a documentarsi affinché possa capire cos’è realmente il tabacco!
Prendi consapevolezza che la sigaretta non porta a nulla di buono nell'esistenza di una persona. Anzi, gli toglie ciò che di più prezioso ha: la salute, con una conseguente e importante riduzione della qualità della vita.
Non esiste un solo fumatore sull’intero pianeta che sia felice di fumare. La felicità dipende da altre cose. Fuma perché è obbligato, nonostante sostenga a spada tratta l'esatto contrario, e non riesce a smettere perché altrimenti va in astinenza: il suo corpo pretende continuamente la sua dose di nicotina, e in questo meccanismo c’è ben poco di libera determinazione nel fumare. Si fuma perché si entra in un circolo vizioso che non si sapeva esistesse prima di cominciare.
Dunque, questo è il motivo per cui nessun fumatore è veramente contento e orgoglioso di recarsi regolarmente alle macchinette distributrici di sigarette a spendere un sacco di soldi per avere in cambio un corpo sempre più avvelenato. Né tantomeno si fuma per piacere o per rilassarsi: queste sono giustificazioni che il fumatore deve tirar fuori ogni volta che si sente minacciato dalle affermazioni di qualche non fumatore. Il piacere e il vero relax sono altra cosa, e tu lo sai. A me, ad esempio, piacciono le caramelle alla liquirizia, ma non ne metto in bocca una ogni 15-20 minuti. Se lo facessi mi prenderesti per matto, perché abusandone andrei a creare un serio problema al mio organismo. In merito allo stress, se fosse anche vero che lo riduce permettendo alla persona di rilassarsi, come molti affermano, lo fa in modo del tutto temporaneo, aumentandolo di molto nel medio e lungo periodo.
C’è, dunque, qualcosa di fortemente anomalo e di altamente irrazionale nel fumare. Vedremo i dettagli di tale anomalia nei prossimi capitoli.
Domande veloci
Rispondi alle seguenti domande:
1. È plausibile l'idea che molte persone iniziano a fumare per curiosità?
SI | NO
2. Nella diffusione della sigaretta, può aver influito l'atteggiamento delle multinazionali produttrici di tabacco l'aver nascosto informazioni importanti sulla dipendenza che il tabacco provoca?
SI | NO