CAPITOLO 17
Gli effetti della schiavitù
Avrai già sentito parlare del principio di causalità che spiega come i fenomeni si susseguono in un processo continuo di Causa ed Effetto.
Il consumo di tabacco e la schiavitù dal fumo sono la causa di molti effetti, ahimè, tutti negativi.
Negli anni della mia ricerca mi sono tenuto mentalmente aperto a ogni possibile idea che fumare potesse avere un effetto utile o benefico, anche minimo. Non ne ho trovato nemmeno uno. Tutti gli effetti causati dal consumo di tabacco sono nocivi e deleteri. Anche l’idea vetusta che fumare possa dare un fascino maggiore alle persone, è oggi superata.
Fumare dà luogo a molti effetti negativi che dipendono da diversi fattori come, ad esempio, il numero di sigarette che si fumano, l’età e lo stato di salute generale della persona. Che si fumi tanto o poco, nessuno può veramente trarre giovamento dal consumo di tabacco. Fumare ha effetti negativi sulla psiche, sulla salute, sul comportamento, sui rapporti interpersonali, sull’ambiente, sui propri beni, sulle prestazioni sessuali, sul rendimento e sul proprio portafoglio. Non potrebbe essere diversamente: quando fumi immetti veleni nei polmoni e intossichi letteralmente il tuo corpo. In sintesi, stai inondando le cellule del tuo organismo di sostanze che non ne favoriscono il funzionamento, lo sviluppo e la crescita; al contrario, ne rendono la vita molto faticosa e ne impediscono il regolare sviluppo e ricambio, generando una complessa serie di risposte che inevitabilmente si traducono in malattie.
A questo punto, dato che fumare causa effetti negativi inevitabili, voglio che tu li analizzi e li osservi con obiettività. Con la parola “effetti” mi riferisco a tutte quelle risposte emozionali, fisiche, corporee, sensazioni, stati d’animo che provi a causa del vizio di fumare.
Ritorneremo su quest’argomento, ma adesso prenditi qualche minuto per:
Non avere fretta: questo passaggio è importante. Voglio che tu veda in maniera completa e globale tutti gli effetti, anche quelli apparentemente insignificanti, che il vizio di fumare produce su di te. Anche se in passato hai riflettuto su questi argomenti, rifallo con un rinnovato punto di vista, con l'obiettivo di aumentare sempre di più la tua consapevolezza. Ricorda: la consapevolezza è una parola multidimensionale e multidirezionale e il suo accrescimento ha effetti benefici in ogni ambito della vita di una persona. Non sottovalutarne la sua funzione e il suo potere.
Rispondi dunque, per favore, a queste domande:
Sulla vita di una persona che fuma, gli effetti e le ripercussioni negative sono notevoli anche se non è sempre facile ammetterlo. Per questo motivo, mai come in precedenza, assistiamo a un numero sempre maggiore di persone che smettono di fumare.
Le grandi scritte come “Il fumo uccide” e "Il tabacco provoca il cancro" riportate sui pacchetti di sigarette, la Giornata Mondiale senza Tabacco, le campagne di sensibilizzazione e medici responsabili che consigliano ai loro pazienti di smettere di fumare, stanno dando buoni risultati. Ma, a fronte di un numero sempre maggiore d’individui che smettono (soprattutto persone dai 35 - 40 anni in su), assistiamo a un fenomeno allarmante e preoccupante, ovvero il crescente numero di nuovi fumatori tra i giovani e giovanissimi, e questo è un fatto molto triste.
Le ripercussioni sulla vita di una persona schiava del fumo, come ho avuto modo di ripetere più volte, fa pagare un tributo davvero pesante. Innanzitutto, il fumatore spende moltissimi soldi che potrebbe destinare a un utilizzo più proficuo. Tieni sempre presente che fumare non ti porta nulla di buono se non dei vantaggi o piaceri illusori, e i soldi spesi in sigarette sono veramente buttati via, gettati in fumo (è proprio il caso di dirlo!). Buttar via soldi in un’attività che ti danneggia ha delle implicazioni anche sotto il profilo etico e morale. È un argomento impopolare, lo so, ma voglio che tu possa analizzare il fenomeno sotto tutti i punti di vista, anche quelli che potrebbero irritarti. Ad esempio, non trovi ingiusto e irragionevole sperperare denaro in un vizio che altro non fa che nuocerti pesantemente quando potresti sostenere progetti umanitari e aiutare i poveri del mondo o individui che vivono (o muoiono ) in uno stato d’indigenza e di sofferenza estrema? Potrebbe risultarti antipatico questo argomento, ne sono consapevole, ma sono certo che tutti i fumatori, almeno una volta nella vita, hanno fatto questo ragionamento. È un problema di coscienza e io sono qui a ricordartelo anche se mi procura sempre qualche critica. Mi dirai: “Io faccio già donazioni per i più bisognosi!”. Ottimo, e questa potrebbe essere l’occasione per farne di più, aiutando maggiormente il prossimo: non c’è il rischio che la tua offerta di aiuto sia rifiutata.
Avrai già sentito il detto "Fare del bene, fa bene", ed è proprio così: fare del bene rende più felici le persone, fatto oramai dimostrato anche dalla scienza secondo cui alcune attività umane stimolano l'ormone della felicità, ovvero la serotonina. Ci sono molte emergenze nel mondo e quanto possiamo fare noi singolarmente potrà sembrare una goccia in mezzo all'oceano, ma è comunque importante. Non sto divagando. È un problema su cui spesso rifletto e voglio che anche tu lo faccia con me: smettere di farsi del male e aiutare il prossimo, insieme ad altri fattori, può essere un motivo in più per dire addio al fumo, cessando di buttar via soldi che potrebbero essere destinati in progetti a favore di persone meno fortunate di noi. Non ti sembra assurdo che molti fumatori spendano una parte consistente del loro stipendio ogni singolo mese per l'acquisto delle sigarette? Con i soldi che buttiamo via drogandoci (il discordo vale per ogni tipo di spreco), possiamo, ad esempio, acquistare vaccini, medicinali, beni di prima necessità e salvare la vita a bambini, donne e anziani che si trovano in uno stato di estrema difficoltà. Sapere che vengono letteralmente buttati al macero moltissimi soldi in sigarette e altrettanti utilizzati per curare malattie causate dal fumo, mi fa star male. Questo discorso potrà sembrare patetico a qualcuno, ma certamente non lo è la condizione di centinaia di migliaia di persone che ogni giorno muoiono per malnutrizione o a causa di malattie curabili in occidente con vaccini facilmente reperibili. Non sto affermando che bisogna sacrificarsi fino all’abnegazione per aiutare i più bisognosi, come per altro fanno molti volontari ammirevoli e coraggiosi. Voglio semplicemente ricordarti che è un peccato buttar via denaro in un’attività da cui non si ricava nulla se non gravi danni alla salute e alla psiche, quando invece si potrebbe destinare a scopi sicuramente più nobili e utili. L’ostracismo sociale non deriva solo dal fatto che i fumatori, in alcune circostanze, obbligano chi non fuma a respirare gli odori delle loro sigarette o perché gettando le cicche ovunque si trovino sporcando strade, marciapiedi, giardini, fioriere e spiagge. L’ostracismo deriva anche dalla consapevolezza che, mentre fumano, stanno letteralmente buttando via denaro ed energie e questo, visto in una dimensione più allargata, danneggia direttamente o indirettamente tutti. Ad esempio, le spese sanitarie a carico dell’intera collettività per curare i fumatori sono elevatissime, e si comprende allora bene quanto siano giustificate le rimostranze dei non fumatori verso chi fuma. Lo spreco del denaro, dunque, è un problema sia individuale sia collettivo, per le ripercussioni negative sull’intera comunità.
L’aspetto economico è soltanto uno degli effetti negativi causati dal consumo di sigarette. Altri grandi danni sono fisici e psicologici. Il fumatore, oltre a spendere inutilmente del denaro, vive spesso situazioni angoscianti e di conflitto. Sul piano psicologico, si porta sempre dietro l’ombra della paura di contrarre una brutta malattia. Le stesse confezioni di sigarette ricordano continuamente la pericolosità del tabacco con le frasi più impressionanti che mai si siano viste su prodotti di largo consumo. È sbalorditivo che questi ammonimenti siano ignorati da molti fumatori per nulla indotti a smettere immediatamente di fumare. Ma, al di là di quel che spesso appare, i fumatori sono preoccupati: alcuni lo esternano, altri lo nascondono.
Un altro effetto pesante della schiavitù è quell’insieme di segni fisici evidenti impossibili da nascondere: denti gialli, macchie giallastre nelle zone di maggior contatto con la sigaretta (dita e labbra), pelle secca, alito cattivo e puzza persistente degli abiti.
Un giorno conobbi un signore che mi confidò la cosa che più lo faceva soffrire: constatare come molte delle persone che incontrava si tenessero a debita distanza a causa degli odori che si portava dietro. Fumava circa 40 sigarette al giorno e sia l’alito che i vestiti puzzavano costantemente di tabacco. Andava veramente nel panico quando doveva usare l'ascensore, non perché soffrisse di claustrofobia, ma perché temeva di dar fastidio alle persone per gli odori che emanava.
Altri casi assai frequenti riguardano le donne, molte delle quali, com’è noto, hanno un particolare rapporto con la cura del proprio corpo, dando molta importanza all’aspetto fisico e alla presentabilità. Che cosa fanno tante donne fumatrici? Fumano, ma poiché sanno che l’odore che si portano dietro non è gradevole e appropriato al gentil sesso, per coprire la puzza usano deodoranti e profumi. L’inevitabile risultato è quello di appesantire ancor di più gli odori che si portano dietro che, a quel punto, diventano veramente persistenti anche all’aria aperta.
La schiavitù dal fumo da cui non riesci a liberarti ha molti, troppi effetti negativi sulla tua salute. Uno di quelli più gravi è l’intossicazione a cui sottoponi il tuo corpo, causa di molte condizioni patologiche. Hai mai avuto modo di vedere quelle orrende foto che mostrano i polmoni di un fumatore confrontati con quelli di un non fumatore? Sono immagini impressionanti che rivelano appieno quanto tu possa arrivare a trattare male il tuo corpo. Fumando sigarette danneggi e fai ammalare l’apparato respiratorio con irritazioni e infezioni, tosse persistente, catarro, bronchite, ridotta capacità respiratoria, rischiando gravi malattie a carico dell'apparato circolatorio, disturbi cardiaci e alle coronarie, malattie vascolari e formazione di placche arteriosclerotiche, con un progressivo aumento del battito del cuore e conseguente affaticamento del muscolo. Le patologie cardiovascolari più frequenti sono l’infarto, l’angina pectoris e l’occlusione dei vasi sanguigni. Fumando danneggi l’apparato gastrointestinale poiché la nicotina stimola la secrezione di acido gastrico causando, in molti casi, l’ulcera. Il fumo ha anche effetti negativi sul sistema di riproduzione, sia dell’uomo che della donna, riducendo la fertilità. Durante la gravidanza, il fumo ha molti effetti nocivi sul feto ed è il maggior fattore di rischio del basso peso alla nascita. Può, inoltre, essere la causa di aborti spontanei e di varie altre complicazioni. Smettere di fumare durante la gravidanza, inoltre, previene l’asma nei bambini. Altri effetti nocivi sul tuo corpo sono: caduta e perdita di capelli, invecchiamento della pelle, indebolimento della vista, alterazione dell’olfatto e del gusto, riduzione delle prestazioni sessuali, minor vigore fisico, irritabilità, deficit di concentrazione, riduzione delle capacità mnemoniche e molti altri scompensi e danni fisici.
Enormi anche i disagi causati dalle piccole e grandi crisi d’astinenza che producono le più fastidiose reazioni come nervosismo, rabbia, tremore, panico, malessere fisico, depressione, irrequietezza, apatia, irritabilità e frustrazione.
Un altro effetto negativo che il vizio di fumare esercita sulle persone, è la forte riduzione dell’autostima. Tanto per i motivi sopra esposti, ma anche perché l’individuo, sentendosi schiavo del fumo, avverte sempre la sensazione di non avere il controllo su parte della propria vita. L’azione compulsiva a dover fumare lo mantiene sempre in una condizione di sudditanza e di schiavitù.
Il vizio di fumare ha delle ripercussioni anche sui tuoi rapporti interpersonali. In quante occasioni ti sei trovato di fronte a persone non certo felici di respirare il fumo della tua sigaretta? In molti casi, il vizio è stato motivo di licenziamenti, rapporti compromessi, liti insanabili: non sto esagerando, anzi trovo difficile esprimere a parole una realtà dura e complessa. Ogni fumatore avrebbe il suo libro da scrivere visti i tanti disagi che deve affrontare quotidianamente. È solo la rassegnazione dovuta ai troppi tentativi falliti di smettere che fa apparire “normale” e “sopportabile” la situazione.
Anni fa, un episodio mi confermò la gravità del fenomeno. Un giorno mi trovai a Milano per partecipare a un conferenza. Al termine dell’evento, una collega mi chiese se potessi darle un passaggio fino a Torino. Ovviamente le risposi di sì. Poco prima di salire sull’automobile, vidi che aveva la sigaretta accesa e le chiesi se poteva astenersi dal fumare in macchina. Il suo sorriso si spense in una frazione di secondo e, dopo qualche attimo di silenzio, mi rispose che non era un problema. In realtà, durante il viaggio, a causa delle sue piccole crisi d’astinenza, fui costretto a fermarmi per ben tre volte nonostante continuasse a ripetermi: “Il fumo non è un problema”. Tre soste in meno di due ore! Trovava sempre delle scuse per farmi fermare: “Devo andare in bagno”, “Prendiamo un caffè”, “Ho una gamba addormentata”. Il vero motivo era che non riusciva a dominare il desiderio di fumare causato dall'astinenza, altro che “non è un problema”!
Ti ho raccontato questo aneddoto per sottolineare come i fumatori si trovino a dover convivere con una lunga serie di effetti negativi (fisici, psicologici e relazionali) dovuti al loro vizio. A causa della rassegnazione di non riuscire a fare diversamente, finiscono per considerare normale la loro condizione. Purtroppo, la verità è che sono ben lontani dal vivere una vita normale, e per chi non smette di fumare il peggioramento delle condizioni è assicurato. Oggi patisci una situazione fastidiosa? Domani potresti trovarti in una condizione peggiore e continuare in una spirale discendente fino a conseguenze estreme. Insomma, un quadro davvero sconfortante.
Alla luce di quanto hai letto fino ad ora e rapportando le informazioni viste sin qui alla tua vita, ti ripropongo le domande a cui hai risposto all’inizio del capitolo: voglio che tu comprenda veramente quali e quanti sono gli effetti che il consumo di tabacco ha su di te.
Rispondi con lealtà a queste domande:
Grazie.