Elemento grafico

CAPITOLO 16

La vera rovina del fumatore

 

Con tutte le informazioni in nostro possesso, non è difficile adesso fare ulteriori riflessioni, cercando di andare un po' più in profondità per capire meglio in quale stato vive il fumatore e quanto il vizio di fumare lo condizioni.

Dire addio al fumo non è affatto facile per nessuno e chi ha alle spalle innumerevoli tentativi falliti sa bene di cosa sto parlando. Il fatto che non sia facile, però, non vuol dire che sia impossibile. Di sicuro, quando la vita ci presenta un grosso problema o ostacolo, per superarlo è quasi sempre richiesto un maggior impegno o uno sforzo straordinario. In questo ambito, l'atteggiamento blando, purtroppo, non è di grande aiuto.

Elemento grafico

Elemento grafico

Vale veramente la pena smettere di fumare. Ci sono mille motivi per provarci. In fondo, c’è talmente tanto da guadagnare nell'abbandonare il vizio che, quando un fumatore ci riesce, sperimenta un vero e proprio periodo di rinascita. L’ostacolo maggiore è sempre l’astinenza. Generalmente, le prime due o tre settimane sono quelle più difficili, ma la durata del periodo può variare molto da persona a persona e da innumerevoli fattori (età, grado di dipendenza, giro di amici, lavoro, motivazione, ecc.).

Quando deciderai di fumarti l’ultima sigaretta, dovrai immaginare l’astinenza come una di quelle persone ben vestite, educate e di buone maniere, che impugna però un coltello nascondendo la mano dietro la schiena, pronta a sferrare il colpo appena cerchi di abbandonare la scena. Quando comincia il suo lavoro ti tenta ripetutamente e ti racconta bugie del tipo “dai, solo una”, nel tentativo di farti ricadere nella trappola. Si tratta di una seducente istigazione da non sottovalutare: a volte, anche a distanza di molto tempo, basta cedere a una piccola voglia, a una “sigarettina” per ricadere nel vizio, e ogni volta che ci ricaschi sarà più difficile uscire dal circolo vizioso!

Questo è lo scenario:

la nicotina crea dipendenza, le oltre 3500 sostanze che inali fumando avvelenano il tuo corpo, la paura di contrarre grave malattie ti segue come un ombra e l'ostracismo dei non fumatori t'infastidisce.

E l'astinenza? Quella ti fa lo sgambetto tutte le volte che cerchi di rialzarti!

Nonostante tutto questo, la vera tragedia del fumatore, la condizione che più ne turba l’esistenza e ciò che subdolamente lo avvilisce, è:

LA MANCATA LIBERTÀ DI DECIDERE. QUESTA È LA SUA ROVINA!

Quando sei costretto a fare cose che altri decidono per te, la tua vita e la tua stessa serenità mentale sono in pericolo. Non sto affermando che senza libertà non puoi vivere. Puoi sicuramente continuare a esistere, ma come schiavo, non come persona libera. La libertà è assolutamente il bene più prezioso e importante che ogni persona ha! In verità, è ancor più importante della salute. Quando si è schiavi di una sigaretta, la propria libertà personale è in parte compromessa. Ciò che più infastidisce a chi vuol smettere di fumare, è sapere che qualcosa lo controlla, obbligandolo ad agire diversamente dal suo volere! Fumare diventa un’azione imposta, ben lungi dall'essere una libera scelta, contrariamente a quello che molti fumatori ostinatamente continuano a sostenere.

In molte situazioni, i piccoli o grandi tentativi di smettere di fumare che si susseguono nella speranza di sottrarsi alla schiavitù, portando il fumatore ad alzare bandiera bianca: non riuscendo a vincere la sfida, getta la spugna e la rassegnazione prende il sopravvento. Questa, a lungo andare diventa la condizione “normale” del fumatore, un'ulteriore repressione a cui si finisce per adattarsi. Se hai il vizio di fumare lo sai: ogni volta che ti accendi una sigaretta non decidi liberamente anche se, per non sembrare uno schiavo, sei portato a sostenere il contrario. Non sto esagerando, anzi con le sole parole è difficile descrivere la vera portata e serietà del problema. Forse potrà apparire poco grave perché il fumatore si rassegna alla sua condizione non intravedendo alcuna possibile via d’uscita, ma la verità è che chi ha il vizio di fumare non è libero di accendersi la sigaretta quando vuole: è il meccanismo dipendenza/astinenza a scandire il tempo e il ritmo. Se avesse la libertà di fumare quando lo desidera e non quando gli viene imposto, probabilmente ne fumerebbe una ogni tanto o, quasi certamente, non fumerebbe proprio.

Elemento grafico

Elemento grafico

Anni fa, ho conosciuto un fumatore che prometteva continuamente a se stesso e agli amici di togliersi il vizio. “Questa è l'ultima”, diceva sempre, ma puntualmente, dopo qualche ora, tornava a riaccendersi un’altra sigaretta. Nonostante ci scherzasse un po' sulla questione, un giorno mi confidò come il vizio di fumare e l’incapacità di liberarsene, stessero rovinando la sua esistenza anche per le ripercussioni negative che avevano in altri ambiti della sua vita. Mi disse che il desiderio di chiudere con il vizio di fumare era forte e che in cuor suo era anche disposto a pagare una grossa somma di denaro pur di riuscire a risolvere la situazione, ma che dopo innumerevoli tentativi aveva ormai perso ogni speranza. Questa e molte altre persone mi fecero riflettere molto sulla loro condizione, confermandomi che la principale frustrazione che vivono è l'impossibilità di poter diventare un non fumatore o di poter davvero decidere se e quando accendersi una sigaretta.

Da tutto questo possiamo affermare che la vera rovina del fumatore, intesa come ciò che più gli sta distruggendo la vita o che lo turba maggiormente nella sua intimità in merito al vizio di fumare, è la mancata libertà di decidere, di fare, di essere. Si può essere schiavi di molte cose: di una malattia, di una situazione negativa, di una persona, di un’idea, della mancanza di denaro… Per un fumatore la sua vera gabbia é la dipendenza dalla sigaretta.

Gli effetti che questa schiavitù può avere su di te e sulla tua vita, li vediamo subito da vicino nel prossimo capitolo.

 


 

Indice del libro

 

Whatsapp